am i human

Caos. Un’infinita sequenza di numeri scorre senza sosta riempiendo i nostri occhi di stringhe apparentemente prive logica. Appaiono astratte, confuse, disordinate, frenetiche. Rappresentano il pensiero dell’Intelligenza Artificiale che, al limite dell’esasperazione, continua a cercare dentro di sé risposte a domande esistenziali: chi sono io?

I Sort? I Dream & I Human?

L’intelligenza Artificiale cerca una risposta nel limbo inconscio dei ricordi, o nei sogni. Scava nei meandri più profondi ordinando sequenze di numeri, si riversa su sé stessa, scorre e più scorre più sembra arrivare ad una conclusione. Sembra di entrare nello spazio dove ha origine la prima connessione tra l’essere e l’altrove, attraverso figure che riaffiorano nella trasparenza della sua memoria elettronica. Ora cerca la risposta in altre immagini, si spinge verso ricordi più remoti, esplorando i confini dell’inconscio, ma l’insoddisfazione si ripete, ancora e ancora.

Che poi, cosa è umano?

 

am i human

Caos. Un’infinita sequenza di numeri scorre senza sosta riempiendo i nostri occhi di stringhe apparentemente prive logica. Appaiono astratte, confuse, disordinate, frenetiche. Rappresentano il pensiero dell’Intelligenza Artificiale che, al limite dell’esasperazione, continua a cercare dentro di sé risposte a domande esistenziali: chi sono io?

I Sort? I Dream & I Human?

L’intelligenza Artificiale cerca una risposta nel limbo inconscio dei ricordi, o nei sogni. Scava nei meandri più profondi ordinando sequenze di numeri, si riversa su sé stessa, scorre e più scorre più sembra arrivare ad una conclusione. Sembra di entrare nello spazio dove ha origine la prima connessione tra l’essere e l’altrove, attraverso figure che riaffiorano nella trasparenza della sua memoria elettronica. Ora cerca la risposta in altre immagini, si spinge verso ricordi più remoti, esplorando i confini dell’inconscio, ma l’insoddisfazione si ripete, ancora e ancora.

Che poi, cosa è umano?